martedì, maggio 27, 2008

obiettivo Gesù raggiunto e superato

matteo bordone compie gli anni.
non è vero che non succede niente.

chi beve solo acqua ha qualcosa da nascondere

ho viaggiato verso una città che avevo visto solo dall'autostrada.
al ritorno pioggia e traffico hanno tenuto compagnia ai pensieri pesanti.

giorni strani. non c'è niente da raccontare.

morgan scrive un pezzo per gli aram quartet. mangio pizza sul divano.

lunedì, maggio 26, 2008

la lingua riceve spesso morsi, ma rimane insieme ai denti

nonostante io abbia a che fare con più_di_una_apple al giorno, mi tocca fare un'operazione ai denti.

in città è pieno di cliniche.
ho sfogliato i loro siti sorridenti e ho scelto i più cilatroni:



inizio ad avere una certa età.

in questo episodio la protagonista si lagna per tutti i soldi che se ne vanno e per quelli che non entreranno visto che la mutua per i lavoratori a progetto non esiste.

sabato, maggio 24, 2008

venerdì, maggio 23, 2008

ciao mamma


foto ricordo della performance in piazzale segrino [courtesy monica lerda]

fermiamoci un attimo

mi hanno chiesto di partecipare ad una performance.
oggi pomeriggio ho preso il mio sgabellino e sono stata seduta insieme ad altre persone nella rotonda di piazzale segrino.
conoscevo solo una persona ed era seduta dalla parte opposta.

la gente ci ha fotografato, filmato.
alcuni si sono fermati a chiedere informazioni.
noi eravamo lì, fermi sulle nostre seggiole.
le macchine scorrevano intorno.

dopo un po' sono arrivate delle pizzette, acqua e complimenti - non si sa bene per cosa.
è stato un bel momento.

ognuno di noi aveva un motivo, o forse no, ma avevamo la faccia di chi sapeva perché lo stava facendo. non c'era un'organizzazione dietro, molti si sono uniti a noi per curiosità. poi si è fatto tardi, ho preso il mio sgabello e sono tornata da dove ero venuta.

giovedì, maggio 22, 2008

happy-b moz

dieci sacchi


uscire a milano è diventato sempre più noioso.

sono stata in un locale che chiamerò MensaAziendaleSnob.
all'entrata due care ragazze mi hanno dato un volantino con i nuovi cocktail a base di BevandaZuccherosaSponsor.
mi sono seduta. il posto è asettico. la gente sorride di default. il dj mette musica che non riconosco.

sono fuori target.

ordino un mojito che sembra fatto con la lemonsoda. dieci euro in happy hour. merda.

non è roba per me, torno a casa.
stappo una bottiglia di super baladin.
ecco perché non esco più.

mercoledì, maggio 21, 2008

da piccolissimi pezzi nasce il quadro

io i numero6 non li conoscevo, ne ho letto qui e in un sacco di altri posti.

will oldham invece è uno di quelli che ho sentito per la prima volta da un cd-r. ho iniziato a comprare i suoi album e non sono mai riuscita a completare la discografia. poi siccome la pigrizia mi coglie sempre_e_costantemente, non li ho mai messi su iTunes e quindi finisco per lasciare nella polvere delle canzoni stupende.

la prima traccia di questo ep mi ha fatto venir voglia di caricare sull'iPod un po' di musica "vecchia".
scaricatelo. comprate i dischi. spegnete la tv. promuovete i gruppi validi.

io non faccio poesia verticalizzo e bado al sodo mi alzo troppo tardi e raccolgo piccoli pezzi del mio stato.
sessantaquattro notti a cercarti nel fango. sono gonfi di sguardi i vicoli di nizza sotto natale. ci teniamo per mano e cerchiamo un angolo da ricordare. sento di rivedere per la prima volta il tuo sguardo cccc che muore di voglia. la valigia ideale è quella che devo ancora preparare.
non capiamo perché torniamo indietro e sopportiamo.
in autostrada mi dici una frase strana...

martedì, maggio 20, 2008

I spend every Sunday on your couch*



rivedere il tuo divano oggi mi ha fatto uno strano effetto.
l'ultima volta era appoggiato sulla pagina destra di un catalogo ikea. se ne stava tranquillo in una casa particolarmente luminosa.

ti ho pensato.

mi sono seduta, ho cercato un affossamento confortevole. ho aspettato l'infuso di biancospino fissando la cassetta di frutta su cui ora c'è un televisore. ho cercato il ciclamino sfiorito che stava proprio lì, in quel punto.
solo dopo un paio di sorsi ho realizzato che non potevo rannicchiare le gambe perché avevo ancora le scarpe ai piedi.

ero un ospite e tu mi hai trattato come tale.

*

ruba l'arte e mettila da parte


l'ho già detto di , ma lo ripeto anche qui.
domenica scorsa - durante il rebel8 - abbiamo invitato una manciata di writer e nel pomeriggio abbiamo saldato le loro "opere" al cavalcavia. è stato bello.

oggi un furbo se ne è portato via una.
no so cosa dire.

domenica, maggio 18, 2008

la coda alta

elisa c. non è mai stata mia amica.
io lo ero, ma lei, lei non mi vedeva neanche.

elisa c. aveva sempre la camicia nei pantaloni e una risposta pronta per i professori. lei era una che non fumava nei bagni del liceo.
il suo ragazzo era più grande, al sabato non lavorava e aspettava in macchina sulla strada laterale. io ero sempre in giro per i corridoi, ma l'ultima mezz'ora della settimana la passavo a guardare quel tipo. non leggeva. non tamburellava sul volante. non era impaziente. ascoltava la musica, dopo un po' cambiava cassetta e cercava una canzone precisa. tutto questo fino al suono della campanella. elisa c. era l'unica a non aver già messo tutti i libri nello zaino. non l'ho mai capita, io sarei corsa giù dalle scale, lo avrei abbracciato come quelli che escono dal terminal internazionale, avrei fatto morire d'invidia tutte le altre. lei no, era superiore.

un giorno decisi che dovevo diventare la sua migliore amica. ne avevo già una, ma pensai che avrei trovato il tempo per chiamare anche a lei. nei primi anni novanta l'amicizia si misurava in ore passate nella cabina telefonica.

lei amava fare i compiti, così decisi di farli anch'io. lei stava nella prima fila, così rinunciai al mio hobby di intaglio del banco. elisa c. era infastidita dal rumore in classe, misi a posto anche quello. presi 7 all'interrogazione di diritto.

per settimane i professori assistettero increduli alla rivoluzione al contrario. sapevano che non sarebbe durata.

un giovedì all'intervallo ero seduta in cortile a disegnare. elisa c. si avvicinò in controluce, mi guardò dall'alto e mi disse che non aveva intenzione di instaurare nessun tipo di rapporto con me. non le avevo mai rivolto la parola. mai. non lo feci nemmeno quella volta. restai in silenzio e smisi di chiedermi perché.

da quel giorno iniziò a farsi la coda alta e così restò fino al giorno della maturità.

sabato, maggio 17, 2008

le 10 regole del Mai Più

1. uscire con il figlio degli amici dei tuoi genitori per vederli felici
2. darla al tuo migliore amico come fosse una felpa dei ramones
3. innamorarti di lui inutilmente
4. seguirlo in tour perché la musica è tutto
5. lasciare il lavoro per seguirlo in tournee
6. anticipare tutto perché prima o poi uscirà da questo stallo
7. avere una storia segreta con un collega
8. credere ad ogni panzana in nome dell'ispirazione e della creatività
9. affezionarsi ai tipi del ristorante greco sotto casa sua
10. rivederlo dopo meno di un mese con una brutta cera e chiedergli come va.

venerdì, maggio 16, 2008

mi hanno detto dei tuoi viaggi

mi hanno detto che stai male. che sei diventata pazza, ma io so che sei normale.

mercoledì, maggio 14, 2008

the big f*cking lebowsky



sto sempre male. le medicine del gatto sembrano funzionare, ma non sono miracolose.

pervasa dal caratteristico approccio positivo alla vita e sedotta dall'odore di umanità del suo posto di lavoro, si limita a postare un video illuminante.

martedì, maggio 13, 2008

sono claire bennet. era il tentativo numero sei.



in questo episodio la cheerleader prende l'antistaminico del gatto e va a dormire senza aggiornare il blog.

lunedì, maggio 12, 2008

il ponte delle meraviglie

siamo tantissimi!
forse il ponte non ci basterà più, ci riprenderemo la città intera.

>cristina 'xina' dal palco del rebel8

indipendentemente dalle tdp [TesteDiPupù] che riempiono le pagine di cronaca della povera italia, fa bene al cuore vedere delle persone unite, impegnate e solidali, realizzare un evento come il rebel8. ho dato il mio contributo per il rebelArt e ne è valsa la pena. i pannelli sono saldati al ponte ed è proprio come me lo ero immaginato.

ora salgo sullo sgabello per un breve discorso.
grazie ai writer, a artkitchen, a haidi giuliani che mi ha fatto commuovere. grazie ai petardi che mi hanno tenuta sul ponte fino a tardi. grazie ai giornalisti, ai fotografi e soprattutto alla gente.

si allontana soddisfatta con il suo sgabello verde e va a lavorare perché oggi è lunedì e si ricomincia.

domenica, maggio 11, 2008

sul palco del rebel8 domenica 11

programmazione musicale
domenica 11 maggio
16.00/18.00 SUGARWINGS, SHANGAI, FAB3R funk, breaks, 80's groove, electro
18.00/20.00 MAMBOLAMBRO rock'n roll, surf
20.00/24.00 SPAZIO PETARDO sound anarco decadente

verso le 18 si inaugura il primo museo aperto e permanente di strada.

sabato, maggio 10, 2008

sul palco del Rebel8

programmazione musicale
sabato 10 maggio [si, oggi]
16.00/18.00 CHIEF hip hop soul reggae
18.00/20.00 dj PANDAJ eclectic hip hop
20.00/24.00 dj INDI

come già anticipato ieri sarò sul ponte con spazio tantrika e art kitchen. farò delle riprese. fatevi trovare!


Visualizzazione ingrandita della mappa

venerdì, maggio 09, 2008

REBELart

happening creativo di ribellione e arte liberata.
per tutto il weekend sul cavalcavia bussa [quartiere isola, milano]
inaugurazione ed evasione
domenica 11 maggio 2008 ore 18
 
comunicato stampa
REBELart: esposti per esporre
 
In occasione della III edizione di REBELOT, fiera dell’autoproduzione e del riciclo, il Cavalcavia Bussa perde la sua grigia forma per trasformarsi in una macchia colorata e pulsante nel cuore della città.

Una tre giorni di arte, creattività e rigenerazione urbana per trasformare un non luogo in spazio collettivo dove agire, creare, comunicare. Un happening promosso dal basso che ridefinisce l’utilizzo del territorio pubblico e adegua le superfici urbane ai bisogni e alle necessità di chi lo vive quotidianamente.
 
Segno che si fa territorio, libera espressione e identità partecipata attraverso la creazione di un “museo” a cielo aperto, accessibile a tutti. Una rivoluzione nel concetto classico dell’esposizione d’arte, che reclama la possibilità di vivere l'intorno urbano come luogo condiviso e non come mera somma di superfici private.
 
REBELart è un opera d'arte collettiva unica, irriproducibile e virale, che si diffonde attraverso i suoi partecipanti e l'impatto visivo del suo accadere.
 
Una decina di artisti pronti a confrontarsi con grandi lenzuoli d’alluminio sul tema del riscatto di spazi pubblici, della libera espressione, della partecipazione solidale, dell’arte che non si vende, dell’arte che non ti compra.
 
E’ da queste istanze ed intenzioni che nasce REBELart, invasione/evasione d’arte pubblica promossa da Art Kitchen e da Tantrik*A.
 
Con la partecipazione di Ortica Noodless, Wally, Nais, Ale Senso, GGT, Bros, Ozmo, Zibe, Abbominevole, Tatiana
 
info su blog di rebel8artkitchenspazio espositivo tantrika

giovedì, maggio 08, 2008

detto fatto

in un attacco di shopping estremo ho comprato il portatile dei miei sogni.
ora non ho più scuse.

mercoledì, maggio 07, 2008

consuma!


via against consumption as way of life

devo comprarmi un nuovo portatile perché quello che ho non mi basta. quale prendo?
ogni giorno mi sento fare questa domanda venti o trenta volte. sto ad ascoltare il cliente e consiglio il mac giusto. non mi interessa fregarlo, tanto poi a me non cambia niente [non è che se vendo i più costosi a fine mese ho un bonus]. è bello vedere la gente uscire contenta. questo mi ripaga da tutto. dalle giornate come questa, soprattutto. dalla gente che compra solo per possedere. da quelli che buttano i soldi. da quelli che danno per scontato ciò che hanno. da quelli che ti guardano dall'alto al basso ancora prima di aver varcato la porta.

il portatile nuovo servirà a montare il corto. un'autoproduzione che spero esca al più presto dal mio salotto e mi apra delle nuove strade. investo su di me.

martedì, maggio 06, 2008

aragoste a colazione

questo è dedicato al mio capo.

per un po' giuro che non dico più niente sui
baustelle.

lunedì, maggio 05, 2008

iPod meat cover


via

queste in negozio non le teniamo [per fortuna].
però l'idea del packaging non è male.

cuore e acciaio

si è avverato il desiderio che avevo espresso al raduno diaframmatico di biella [31 maggio 2002!]: piero pelù che canta jeeg robot d'acciaio. impagabile.
ora manca solo amsterdam in versione reggae con miro sassolini, ma non sono sicura di desiderarla veramente.

disponibile ora su iTunes.


>via

domenica, maggio 04, 2008

malissimo in geografia


ultimamente passo i giorni liberi a studiare per la certificazione eppol.
ogni capitolo un'assurdità. faccio il test.. ma forse non ho capito la domanda.. dov'è il tasto aiuto? mmh.. devo rifare il capitolo, mi sa.

superare l'esame non è tutto, ma riuscire a utilizzare la tecnologia per raggiungere uno scopo è fondamentale. ne sono convinta.

mi organizzo per il corto che ho scritto. 
sto mettendo a posto del girato e mi incarto nella velocità della clip [mela+j]. non riesco ad ottenere il risultato che sto cercando. non è difficile, so che ce la posso fare. devo applicarmi.

dopo un'intensa sessione di montaggio [andato non proprio benissimo] ho bisogno di uscire, pensare ad altro, trovare qualcosa di buono, fosse anche solo una brioches! 

ho bisogno di certezze, IO [che - fra l'altro- non so neanche dove è il wyoming].

cercasi graziella disperatamente


susan - la mia bicicletta - è stata rapita. 
oppure è partita senza dire niente, perché dirsi addio è sempre straziante e io la capisco.

in previsione della nuova agevolazione fiscale "ruote quadrate per i lavoratori precari che si recano al loro misero lavoro a progetto in bicicletta per salvare il pianeta" cerco ciclo officina affidabile e onesta a milano. astenersi designer perché il budget è molto, ma molto inferiore ai 200 euro. ogni commento è gradito.

la foto, invece è della ciclo officina vicino a casa mia a københavn. forse susan è andata in danimarca, beata lei.

sabato, maggio 03, 2008

torno stasera


se potessi stare a casa oggi, resterei al buio.
se potessi evitarti oggi, uscirei.
se potessi vedere un film, sarebbe crash.

venerdì, maggio 02, 2008

venticinque citazioni liberatorie 2

I’m just an insect trying to get out of the night
I only stick with you because there are no others
You are all I need
You are all I need
[all i need - radiohead]

We need to talk
Step into my office, baby
I want to give you the job
A chance of better pay
Can you start today?
[step into my office, baby - belle and sebastian]

Siamo scrittori in crisi a Beverly Hills.
E siamo John Cassavetes.
Siamo i dentisti di Los Angeles.
Ed adoriamo il potere come te.
Prepariamo le aragoste per chi viene a colazione.
[colombo - baustelle]

And you never thought you'd be so slow
First one to the steps when I say go
Any body but my own
Waiting on the lines that we define
Waiting for the one I love
I've been forgetting you
[when i say go - the 1900s]

giovedì, maggio 01, 2008

la storia breve

mi hanno chiesto di scrivere una storia breve per una rivista. ho pensato subito alla nostra: a come tutto accade molto in fretta e smette di succedere troppo lentamente. non c'è più la stecca degli artigiani. il corriere non lo sa, ma prima di diventare un posto di spaccio era il nostro ponte milvio. l'erba dei giardini è alta, le merde dei cani sono secche e i cancelli chiusi. presto qui sarà tutto cemento. mi consola l'idea che non correrò il rischio di trovare un altro come te al baretto: non soffrirò mai più. una ruspa ha seppellito quei momenti. questo mese ho lavorato più di cinquanta ore a settimana. ho fatto finta di niente. non ho cercato di capire. sono andata avanti. 
avanti.