lunedì, marzo 31, 2008

mettiamo che

mettiamo che nella vita tu voglia fare cinema.
mettiamo che stia per uscire un film che tu hai letto durante un altro set.
mettiamo che questa fosse per te l'occasione di lavorare su un film in pellicola e su una parte di te.
mettiamo che per un momento non dai peso all'occasione persa.
mettiamo che ti chiama un altro regista che stimi.
mettiamo che ti prenda come aiuto regia per tutte le scene in esterna.
mettiamo che al lavoro tu riesca a prendere i giorni necessari per seguire le riprese fuori milano.

ecco: se il mare distrugge il set e si porta via una persona, forse è un segno del destino. un modo per dire lascia perdere. la solita distesa di bandierine rosse che indica il pericolo.

ma se per te il cinema è tutto, non basta certo un'onda anomala. dovete provare ancora quello sguardo di disapprovazione perché non sto mollando il colpo. è saltato un set, ma ce ne saranno altri. tutti davanti allo specchio a scandire le parole giuste per dirmi che non ce la farò. meno dramma. ecco, si, con quell'aria di superiorità.

venerdì apro la galleria d'arte. dopo tutti al cinema: "non pensarci" di gianni zanasi

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