lunedì, giugno 30, 2008

ognuno cerca il suo asino


un matrimonio perfetto.

venerdì, giugno 27, 2008

un altro pattino in bocca


questa volta il signor dentista mi ha uccisa. bravo, eh, ma la settimana scorsa se l'è cavata meglio.
ho comprato un vestito modello nonna di Ryan e Nikki [vedi] per il matrimonio di domani. farò un figurone.

martedì, giugno 24, 2008

ti aspetto al bar sotto casa


ho appena ordinato una birra. la tengo appoggiata al ginocchio perché il tavolino è grande quanto il mac. sono un po' in anticipo, ma il divano di casa ha il potere di tirare fuori tutta la stanchezza del giorno.

le ragazze stanno fumando una sigaretta vicino alla porta. una di loro mi ha appena paragonata a sara jessica parker. volevo offrirle un giro. non sono certo una giornalista e le mie scarpe sembrano ormai delle ciabatte.

a dire il vero non esco quasi mai con il portatile, ma stasera ho una specie di appuntamento di lavoro e un video costa meno di un portfolio stampato. le ragazze rientrano e sbirciano nello schermo. la cosa mi diverte. sei arrivato.

zitta

quando una donna sta zitta vuol dire che non vale più la pena rispondere.

non è un buon segno.

lunedì, giugno 23, 2008

un pattino in bocca

terrorizzata. ho appena firmato un finanziamento a tasso zero per pagare uno specialista con cui non ho mai avuto a che fare e che - fra l'altro - non ha già messo le mani su una qualsiasi cugina/amica/fidanzata di.
l'unica immagine che ho in testa è tom hanks in cast away che si toglie un dente con un pattino. possibile che non riesca a pensare ad altro? prima di iniziare mi spruzza in bocca l'anestesia. ha vinto lui: non sento più nulla se non il rumore.

il primo appuntamento dal dentista è andato. bilancio positivo. penso sia normale essere un po' suscettibili dopo che un uomo ti ha ravanato in bocca per un'oretta. potrei mettere il link alla clinica, dopo tutto un feedback positivo se lo sono meritati. potrebbero promettermi di scontare le rate del 10 per cento quando raggiungo i trecento commenti [come un finto obiettivo al lavoro].

domenica, giugno 22, 2008

avrei voglia di sapere se di umanissimi ombrelloni sei stanca

Non basta tenere soltanto
gli occhi aperti
per buttare giù
un sorso di caffé.

Fuori fa caldo
e chissa se
dietro le serrande abbassate
c'e' qualcuno
che ha coraggio da vendere
e fa l'amore.

Io, io sono venuto a trovarti al mare
per guardarti nuotare
e baciare i tuoi bambini.
io, io avrei voglia di sapere
se di umanissimi ombrelloni sei stanca,
se pensi a me.

I tuoi amici sono
un mucchio di stronzi
hanno facce da ricchi premi
e cotillon.

Vestito come in città
il caldo batte in testa
e al cuore,
scioglie gli affetti
e forse li fa cambiare.


L'autostrada e' un macchia d'olio
l'autostrada e una serpe che striscia
o soltanto un miraggio
per tornare a casa.

Steso su un divano di pelle
con la radio che urla buone vacanze
poi un pensiero esplode,
sono chiuse le fabbriche.

Caldo,
non vale la pena
ricominciare
con questo caldo.

federico fiumani - caldo


vista la temperatura, ho pensato di fare un piccolo regalo a chi magari non conosce questo classico dei diaframma.
ho tagliato la coda [ringraziamenti e presentazione di "gennaio"].
questa è la versione del concerto al rototom del 1997. che io sappia non è più in vendita.

sabato, giugno 21, 2008

di cosa parlo quando parlo da sola


ne ha parlato un po' chiunque * e così l'ho fatto anch'io.

come una chiesa ma di notte

andare su un set di cinema.
restare lì in disparte, in silenzio ad ammirare i gesti.

vedere quello a cui hai rinunciato e renderti conto - ancora una volta - che il cuore batte in modo diverso quando ami qualcosa. somatizzo e cerco di pensare ad altro. l'esame o il dentista, per esempio. il concerto di cat power che è la stessa sera dell'assemblea di condominio. il matrimonio una settimana prima che inizino i saldi. i clienti che pretendono l'iphone senza contratto allo stesso prezzo di quello con il contratto. un aumento che non arriverà mai.
praticamente un altro film, ma noioso.

giovedì, giugno 19, 2008

non raccontiamoci storie

a volte va, a volte no.
un'onda che sale e scende fino ad andare ben sotto ogni prospettiva.
il weekend non ha rigenerato proprio un bel niente, ma le montagne e i chilometri di strada fangosa risuonano ancora nella testa.

ho pensato a quanto sia più semplice non aspettarsi niente: le delusioni non arrivano mai.
fin qui tutto bene.
i piccoli compiti quotidiani, facili facili: il cervello non deve uscire nemmeno di casa.
fin qui tutto bene. fin qui tutto bene.
il problema non è la caduta, ma l'atterraggio.*

apprezzo la sincerità di iChat.
non mi vuole mentire, sa che sono impaziente e che non mi accontenterò di un "riprova più tardi". cerca le parole giuste, ma è difficile spiegare a qualcuno con cui hai a che fare ogni giorno che qualcosa non funziona e un equilibrio si è rotto e che no, non "provvederemo al più presto a ristabilire un contatto".
iChat non mi racconta storie: ci vorranno diversi minuti.




siamo adulti, diciamoci le cose come stanno, senza nasconderci dietro a parole svuotate di ogni significato.
è arrivato il momento.

mercoledì, giugno 18, 2008

knowledge is power


non aggiorno il blog.
sono impegnata a contare alla rovescia.

per l'alfabeto mi sto ingegnando.
poi si vedrà.

sabato, giugno 14, 2008

la tele dice che le strade son pericolose

posticipata la partenza causa fiumi di fango e crollo del ponte che mi avrebbe portato all'agriturismo.
parto lo stesso. il tempo di trovare una meta sicura. non rinuncio a due-giorni-due di riposo!

starò mica pagando il karma di qualcun altro?

mercoledì, giugno 11, 2008

osservatorio "non pensarci"

valerio mastrandrea ha vinto il ciak d'oro per non pensarci.
ottimo! volevo dirlo anche qui.
praticamente ha vinto due volte perché è anche nel cast di tutta la vita davanti.

martedì, giugno 10, 2008

sorella amy

ci sono momenti in cui tutto sembra complicato.
vedo un sacco di dottori e faccio fatica ad associare i volti ai nomi.
lavoro, macchina, clinica, casa, studio. a volte non mi ricordo se ho mangiato.
la tensione sale.
matrimonio, battesimo, dentista, assicurazione. a volte non so come faccio a gestire il bilancio.
allontano tutti.
gatto, spesa, amore, zanzariera, cinema. a volte non trovo il tempo.
inspiro dal naso.

riparto da zero perché le cose complicate si disfano piano piano. porto fuori la spazzatura perché da qualche parte bisogna pur cominciare. ho in bocca una sigaretta e dei capelli da spavento. mi vedo riflessa nel quadro all'entrata: ohmiodio, assomiglio a amy winehouse! urge riposo.

lunedì, giugno 09, 2008

aifòn treggì



annunciaziò, annunciaziò:
in italia arriverà l'11 luglio.
quello da 16gb è disponibile anche in bianco così i rapper la smetteranno di comprare il blackberry.

comunicazione di servizio:
sarà in vendita con vodafone e tim, ma non nei premium reseller apple.
sui rispettivi siti la notizia non è stata minimamente ca*ata.

angolo fetish:
nella confezione steve ha messo una splendida graffetta per la rimozione della scheda sim. strano che non sia venduta a parte.

keynote 9 june 2008 [spoiler]

oggi usciranno i macbook con case in alluminio riciclato e costeranno meno di 800 euro così anche la prestigiacomo non avrà più scuse e dovrà compararlo. servirà a liberare le strade di napoli.

ci sarà anche il telefonino di cui tutti parleranno al bar fra la fine del primo e tempo e l'inizio del secondo.

le compagnie telefoniche italiane hanno già ideato la campagna pubblicitaria per l'estate.
non dovrei dirlo, perché sono notizie segretissime, ma pare che ci saranno dei poster giganti con donne seminude che avranno un orgasmo al solo trillo dell'iphone.
un servizio utile, direi indispensabile per i tempi che corrono.

...and one more thing 2008
steve si toglierà la tshirt nera e mostrerà al mondo una seconda maglia di pelo con la scritta "me" rasata sul petto. l'evoluzione di .mac. geniale. applausi. il nuovo trend dell'estate sarà scriversi sul petto con il silkepil.

domenica, giugno 08, 2008

lascio il terzo

sono un po' stanca: lascio il terzo lavoro.
è un peccato perché era l'unico che mi dava un minimo di soddisfazione. era quello in cui finivano tutti i miei sforzi [e i miei soldi].
non è un addio, devo solo fermarmi per un attimo.

il lavoro numero uno barcolla. quando pensi di essere arrivato al fondo ce n'è - sempre - ancora un po'.

ho visto il pilot di dead like me. una serie che anna non vedrà mai per anfibie ragioni e che luca avrà già visto mentre la stavano girando.

il punto è: se si chiama ora di pranzo perché dura 35 minuti? (a volte...)

sabato, giugno 07, 2008

should I stay or should I go

PEZZOD_ hai visto IL film?
PHOSSO_ gondry?
PEZZOD_ non pensarci
PHOSSO_ no, no, quello no
PEZZOD_ perché?
PHOSSO_ l'ho visto nascere e ho paura che crescendo sia diventato un cretino
PHOSSO_ come te
PEZZOD_ vé.. non sto con te perché sei matura
PEZZOD_ !
PHOSSO_ ah no? bhe, grazie
PEZZOD_ in positivo..
PHOSSO_ worst complimento ever
PEZZOD_ nel senso che tu non minacci di andare via.
PEZZOD_ te ne vai.
PHOSSO_ has left the chat

giovedì, giugno 05, 2008

il giusto peso

gli incontri sono incidenti che cambiano il modo di vedere le cose.
ti fermi e tutto quello che prima era importante ora non significa più niente.

ancora una volta in autostrada attraverso un muro d'acqua.

Ti dimentico/cuore a metà
Perso in calcoli/che non conterò
Giugno dov'eri?
Scomparso/Steso immobile/voglia di te
Dei tuoi brividi/mi solletico l'anima
Giugno tramonto/rondini amore
Vento tiepido/soffiami via
Sono i sogni miei/queste rondini
Giugno ti prego/portale l'anima mia.
>perturbazione


.nervosismo

mercoledì, giugno 04, 2008

bolle di sapone

pare che le donne non siano capaci ad andare in bagno da sole. [non è una novità]

io faccio fatica.
non è un vero problema, ma anche questa è una di quelle cose che mi piace fare da sola. poi capita di uscire in gruppo e mi chiedi di andare in bagno. penso che forse mi vuoi parlare. che ci sono cose che non si possono dire davanti a tutti. mi illudo, poi niente. non mi scappa nemmeno. sono stata ad aspettare e a sorbirmi la puzza e non devo neanche farla [la pipì, non la puzza].

per questo faccio sempre più fatica.

stasera sono in un bagno che non è il mio. un doppio lavandino che mi ha permesso di fare le bolle dal naso insieme a te. questa immagine allo specchio mi ha ripagato da tutti i silenzi.

lunedì, giugno 02, 2008

vietare il giuoco del pallone nel cortile

fra quanti anni potrò urlare dalla finestra che a quest'ora la gente vuole stare tranquilla?

domenica, giugno 01, 2008

agave di cristallo a chi?

agave di cristallo non è un'imprecazione, ma un premio per i migliori dialoghi.

PHOSSO
ma che nome è?
phosso vince il premio "alabarda spaziale 2009" da mettere sul camino vicino alla "palma di pongo"
MISS
quindi?!
PHOSSO
niente, era così. per dire.
MISS
...
PHOSSO
(roteando il braccio)
agave di cristalooooooo
MISS
?#!
(si allontana scuotendo la testa. Impreca in dialetto per dare più forza al concetto)

everything's going jackanory


per una volta ho avuto risposta senza fare la domanda.
quella canzone dei blur - che ognuno canta a modo suo perché è difficile ricordarsi tutte quelle parole - ad un certo punto dice:
He's got morning glory, life's a different story
Everything going jackanory, in touch with his own mortality
He's reading balzac, knocking back prozac
It's a helping hand that makes you feel wonderfully bland
Oh it's the centuries remedy
For the faint at heart, a new start


sul blog di Andrew Hetherington [che è quello che ha scattato la foto] ho scoperto la citazione.
[lo so, è dura tornare di qua se si è stati di là]

sono giorni in cui mi sforzo di camminare_come_un_uomo. giorni di attesa. aspettare non è il mio forte: in linea di massima sono una persona paziente, non leggo gli spoiler dei telefilm - per esempio - ma torno a casa se arrivi con quarantadue minuti di ritardo. l'ordinazione arriva senza che io abbia passato ogni singolo minuto a tamburellare sulla tovaglia cercando lo sguardo del cameriere. sono sola e so impiegare bene il mio tempo.