domenica, marzo 09, 2008

tre lavori

questa situazione si ripresenta ciclicamente.

ho un lavoro [principale] che amo, ma che non mi gratifica e sono costretta a inseguire l'ambizione per altre strade.

anche adesso, che è domenica.
fuori piove.
il gatto ronfa sul termosifone.

dalle casse a man called E passa la parola a Rufus Wainwright e io preparo il book. vedo se è tutto a posto. tolgo un foglio e poi lo rimetto. penso al posto dove andare a fare brunch e la prima cosa che mi viene in mente è che 20 euro per una scodella di cereali bio e una fetta di torta, forse sono davvero troppi per me. però il circolo sassetti è il posto dove voglio essere quando ci sarà la svolta. voglio che ci sia il tavolo di legno sotto il mio progetto.

un rassicurante pezzo di legno.

il terzo lavoro è quello più spalmato nel tempo, ma è anche quello più difficile, perché ha delle spese. affittare giorno per giorno l'attrezzatura per le riprese. inseguire le disponibilità di chi mi sta dando una mano. metter insieme i pezzi dopo dieci ore di [altro] lavoro in piedi. senza mai vedere la fine, ma con la certezza che - nonostante tutto - è una meta raggiungibile.

faccio una lista dei film che dovrò recuperare in dvd e degli amici a cui dovrò offrire una birra di scuse.

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