venerdì, agosto 29, 2008
i dentisti sentono la paura
il mio cervello dal dentista.
unicorni, pensa agli unicorni. gli unicorni non esistono. il soffitto è troppo lontano, non riesco a metterlo a fuoco. dal parrucchiere non ho mai voglia di parlare, ma a questo tipo racconterei i più sordidi segreti della mia vita. non fa male, non fa male. l'anestesia dovrebbe agire di più sul cervello. se resisti dieci ore al lavoro tutto il giorno cosa vuoi che sia un'altra mezz'ora su questo lettino. se sopravvivi ti compro la palla da bowling per i dieci anni del grande lebowski. se sopravvivo? pensa agli unicorni. e ai gattini. e anche a quella tipa che ha accettato il ruolo di protagonista in quel film e che d'ora in poi tutti i film che farà sarà quella con i denti nella vagina. pensa a quelli che fanno i titoli per il tgcom o quelli del corriere.it. pensa a quella sera in cui hai visto antony and the johnson a cinque euro. il freddo, il tempo che non passa mai e poi il caldo improvviso. no, non riesci a controllare un pensiero. non riesci a nascondere la paura e la faccia impassibile di due persone a pochi centimetri dal naso non ti aiuterà. chiudi gli occhi: gli unicorni sono l'unica soluzione.
se solo avessi cercato su wikipedia un po' di informazioni sarebbe più facile e invece l'unica cosa che mi viene in mente è un miominipony rosa. non sono pronta per questa seduta.
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2 commenti:
se il mio mini pony fosse stato un unicorno si sarebbe chiamato miominiunicorno
eheh, hai ragione anche tu.
comunque l'unicorno mi ha tenuto la mano per tutto il tempo. ha quattro dita come nei migliori cartoni animati.
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